Sindrome di Down e aborto: Richard Dawkins non parla da ateo ma da darwinista

Un tweet di Richard Dawkins sulla “immoralità” di far nascere un figlio down scatena una polemica. Ma Dawkins è solo coerente con la visione darwinista, perché sorprendersi?

di Enzo Pennetta

Il tweet della vergogna
Il tweet della vergogna

Tutto è partito da un tweet con il quale il 20 Agosto scorso veniva posta a Richard Dawkins una domanda:

“Cosa dovrei fare se fossi incinta di un bambino con la sindrome di Down?”.

A questa domanda Dawkins ha prontamente risposto:

“Abortisci e tenta di nuovo. Sarebbe immorale metterlo al mondo se puoi scegliere”.

La risposta ha immediatamente sollevato una serie di polemiche che hanno investito il biologo inglese, tanto che la questione è finita su importanti testate di tutto il mondo, dalla BBC a Repubblica sulla quale la notizia è stata così riportata:

Bufera su Richard Dawkins. Il celebre studioso e biologo britannico, già coinvolto in passato in varie polemiche e controversie, ha scandalizzato molti suoi connazionali ieri su Twitter. Dawkins, “orgogliosamente ateo” e autore di libri che hanno venduto milioni di copie in tutto il mondo, come il famoso L’illusione di Dio. Le ragioni per non credere o l’ultimo Il gene egoista, ha scritto sul celebre social network che i nascituri cui è stata diagnosticata la sindrome di Down dovrebbero essere tutti abortiti perché sarebbe “immorale” partorirli.

A parte il fatto che “Il gene egoista” non è l’ultimo libro da lui pubblicato ma il primo, l’affermazione di Dawkins viene motivata in questa vicenda per via del suo essere ateo, tanto che la stessa bibliografia ne viene sconvolta facendo apparire come ultimo il lavoro che invece lo ha lanciato all’attenzione di milioni di lettori in tutto il mondo, e la differenza non è poca. Infatti Dawkins è prima di tutto un importante divulgatore darwinista, anzi il più importante, tanto che il giornalista scientifico John Horgan coniò per lui il termine “Levriero di Darwin”, elevando la sua azione al livello di quella che alla fine dell’800 svolse Thomas Huxley che passò alla storia come il “Mastino di Darwin”.

Ma questo slittamento dell’attenzione sull’ateismo del biologo inglese non è comparso solo su Repubblica, lo troviamo infatti anche sul sito della BBC:

Richard Dawkins, the atheist writer, has caused a stir on Twitter claiming it is “immoral” to allow unborn babies with Down’s syndrome to live. But what do the relatives of people with Down’s syndrome think about the comments?

Su altre testate, come il Corriere della Sera, Dawkins viene presentato come scienziato, senza però approfondire su quale sia il campo su cui si è speso:

Permettere a un bambino down di nascere sarebbe immorale. Lo sostiene lo scienziato inglese Richard Dawkins. Una donna che ne aspettasse uno dovrebbe dimostrare «senso di responsabilità» e abortire; poi, magari, riprovare.

Richard Dawkins, l'ateo ossessionato dalla religione.
Richard Dawkins, l’ateo ossessionato dalla religione.

La notizia viene così alterata suggerendo come origine della posizione di Richard Dawkins il suo ateismo o evitando di approfondire su quale sia la visione filosofica dalla quale deriva la sua affermazione. Dawkins in realtà è estremamente coerente nelle sue conclusioni e il perché lo si può desumere da un’altra affermazione estremamente sintetica che egli formulò sempre in un tweet che è possibile leggere sul sito della Richard Dawkins Foundation:

Con rispetto… ogni feto è meno umano di un maiale adulto.

Ma da dove deriva a Dawkins questa convinzione? Per chi conosce il darwinismo, e la storia di questa teoria, la risposta è facile, l’idea che il feto umano non sia altro che un animale ad una fase meno evoluta della nostra deriva da un altro grande sostenitore della stessa, quell’Ernst Haeckel che, poco dopo la pubblicazione dell’Origine delle specie di Darwin, propose la teoria della ricapitolazione che doveva essere un conferma proprio della teoria darwiniana. La teoria della ricapitolazione sostiene che nello sviluppo embrionale vengono ripercorse la fasi dello sviluppo evolutivo, come rappresentato nella tavola da lui stesso proposta:

haeckel3Come si può vedere (nelle colonne 5 e 8) l’Uomo e il maiale fino ad un certo punto dello sviluppo embrionale sono descritti come la stessa cosa. Infine, estendendo il concetto, un feto umano è non solo paragonabile ad un feto di maiale, ma è anche inferiore al maiale adulto. Per inciso la teoria della ricapitolazione si è poi rivelata errata e le somiglianze descritte da Haeckel erano dovute ad una sua frode scientifica, ma essa è stata insegnata come vera e molti ancora la ritengono tale.

In conclusione possiamo affermare che quando viene data la notizia delle polemiche sulle dichiarazioni eugeniste di Richard Dawkins e si evita di ricordare la sua visione darwinista, si fornisce un’immagine alterata della questione. Si impedisce ai lettori di comprendere che le conclusioni di Dawkins possono essere o no condivise ma che sono comunque la logica applicazione della visione darwinista che nell’ateismo di Dawkins diventa ideologia di riferimento.

Anche questo è un modo per fare disinformazione.

© CRITICA SCIENTIFICA (25 AGOSTO 2014)

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