La crisi iconoclasta

La crisi iconoclasta dell’VIII-IX secolo, con il divieto di venerare le immagini sacre voluto dall’Imperatore e dai vescovi, mette in evidenza come, in situazioni di grande confusione nella Chiesa, la mano di Dio riesce a preservare la dottrina. E come sia importante combattere per alcune cose non primarie per la fede, se sacrificando queste si fa cadere anche la fede nelle cose primarie.

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Video. Cosa è la Fede Cattolica? (1)

Come viene concepita la Fede cattolica di solito?
Come un sistema di varie credenze che hanno vari oggetti; sono opinioni di ordine naturale, non-verificabili e mutabili; opinioni che ci aiutano a comportarci in modo giusto. Come tale la Fede è messa sullo stesso livello delle altre religioni; l’uomo pretende il diritto di scegliere la religione che a lui sembra giusta, e rinunzia ad imporre la propria Fede o religione sugli altri.
Questa concezione, diffusa oggigiorno anche tra cattolici, si oppone all’insegnamento costante della Chiesa cattolica. La Chiesa insegna che la Fede è un insieme di dottrine unite dal loro oggetto che è Dio: Dio come è di per Sè Stesso. Queste dottrine non sono opinioni di ordine naturale, non-verificabili e mutabili: bensì costituiscono una conoscenza sovrannaturale e certa (e perciò evidente) di Verità immutabili; non semplicemente ci aiutano a comportarci in modo giusto, ma piuttosto sono necessari a questo fine e poi per raggiungere il cielo. Perciò occorre l’evangelizzazione per insegnare la Fede, e, data l’occasione, il martirio per difenderla. Per tutti questi motivi la Fede cattolica non può essere messa sullo stesso livello delle altre religioni. L’uomo non ha il diritto di scegliere la religione come si sente, ma piuttosto il dovere di scegliere quella che è vera. A questo fine ci è data la libertà e per questo fine deve adoperare la sua intelligenza e la sua volontà in modo adeguato, e così facendo raggiungerà la Fede cattolica.
Da qui vedremo la FIDES ET RATIO-FEDE E RAGIONE perchè non possono essere separate?
Avevamo promesso il file da scaricare, ci scusiamo per il ritardo, sarà postato più avanti.

Cosa sono il sacrilegio e la simonia?

Tra i vizi contrari alla virtù di religione per difetto vi è la mancanza di riverenza, rispetto e onore verso le cose sacre: il sacrilegio e la simonia. Il sacrilegio è un peccato grave e consiste nel profanare o nel trattare indegnamente i sacramenti e le altre azioni liturgiche, come pure le persone, gli oggetti e i luoghi consacrati a Dio. La simonia invece consiste nel comprare o vendere delle cose spirituali.

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Tentazione di Dio e spergiuro

Tentare Dio significa metterlo alla prova, per vedere se è capace di fare una certa cosa, in pratica dubitando di Lui. Lo spergiuro riguarda invece chiamare a testimoniare Dio a sostegno di una menzogna. Entrambi sono peccati gravi contro la virtù di religione.

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Che cos’è la superstizione?

La superstizione è una “deviazione del sentimento religioso e delle pratiche che esso propone”. Più precisamente è un vizio per eccesso, in quanto è un atto offerto al vero Dio, ma in una modalità indebita. Per non cadere nella superstizione all’interno del culto è fondamentale attenersi a ciò che la Chiesa ha stabilito attraverso la consuetudine, evitando così che si insinuino elementi superflui.

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