Video. Fatima e i Novissimi

I Novissimi — morte, giudizio, inferno e paradiso — sono sì le cose ultime del messaggio evangelico, eppure sono le prime cose a cui ogni cristiano deve pensare. Il XX è stato il secolo del rifiuto da parte dell’umanità dei novissimi, per questo Dio ha mandato la sua Madre Santissima a Fatima a rammentare agli uomini che non devono perdere il senso del peccato ed essere sempre pronti a fare riparazione e penitenza. Annunciando a Francesco e a Giacinta che sarebbero morti presto, la SS.ma Vergine conferma che alla Morte nessun uomo può sfuggire; promettendo ai tre pastorelli che Ella stessa li avrebbe portati in Cielo, e mostrando loro anche l’inferno, la Bella Signora del Cielo rammenta che ogni uomo, dopo la morte, sarà posto al Giudizio di Dio che consisterà o in condanna (Inferno) oppure in salvezza (Paradiso).
Per approfondire suggeriamo la Mostra Internazionale sull’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso ideata e realizzata dal Beato Carlo Acutis e da Nicola Gori.

Il Purgatorio: realtà e non “favola”

L’esistenza del Purgatorio non è un’invenzione della Chiesa medioevale, tanto che subito la Dottrina Cattolica l’ha affermata a chiare lettere, fin dai primi secoli. E le pene del Purgatorio non sono affatto una sciocchezza, una sorta cioè di scappellotto per rimproverare per qualche innocua marachella. Anzi, sono tutt’altro che leggere….

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Ecco perché la 194 non va blindata, ma abrogata

La 194 risponde a tutte le caratteristiche di iniquità, essendo la sua “ragion d’essere” la soppressione di esseri umani innocenti nel grembo materno. Per questo non ci sono mezze misure attuabili, essa va abrogata. Per chi si ostina pervicacemente ad affermare che ciò è un’utopia, o chi addirittura, come il Ministro Eugenia Roccella, si spinge ad affermare contro l’evidenza che essa «stabilisce il valore sociale della maternità», rispondiamo che la vera utopia non è l’abrogazione di una legge positiva (ogni legge umana, proprio in quanto tale, è sempre abrogabile). La vera utopia è pensare di poter applicare uno strumento concepito per uccidere per tutelare la vita umana innocente. Sarebbe come pretendere di utilizzare una macelleria per coccolare agnellini. Anche i primi cinque articoli della 194 sono funzionali alla sua ragion d’essere: infatti, essi continuano a frenare una reale opposizione del mondo pro-life.

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Ha senso credere e parlare dell’inferno?

L’esistenza dell’inferno è per molti un tabù o una storiella di antichi creduloni. Ma la nostra fede e l’esperienza dei santi confermano l’esistenza di questo luogo di eterna perdizione e ci convincono che non vale la pena vivere ignari di questa realtà.

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dom Prosper Guéranger: 2 novembre Commemorazione di tutti i Defunti

Cooperatores Veritatis

2 NOVEMBRE – COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI

Non vogliamo, o fratelli, che ignoriate la condizione di quelli che dormono nel Signore, affinché non siate tristi come quelli che non hanno speranza(I Tess.4, 12). La Chiesa ha oggi lo stesso desiderio che aveva l’Apostolo quando scriveva ai primi cristiani. La verità a riguardo dei morti mette in mirabile luce l’accordo della giustizia e della bontà in Dio, sicché anche i cuori più duri non resistono alla caritatevole pietà che questo accordo ispira, e, nello stesso tempo, offre la più dolce delle consolazioni al lutto di quelli che piangono. Se la fede ci insegna che esiste un purgatorio dove i peccati da espiare costringono i nostri cari, ci insegna anche che noi possiamo essere loro di aiuto (Concilio di Trento, Sess. XXV) ed è teologicamente certo che la loro liberazione, più o meno sollecita, è nelle nostre mani. Ricordiamo qui qualche principio…

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dom Prosper Guéranger: 1° novembre Solennità di Tutti i Santi

Cooperatores Veritatis

1  NOVEMBRE – FESTA  DI  TUTTI  I  SANTI

La festa della Chiesa trionfante.

Vidi una grande moltitudine, che nessuno poteva contare, d’ogni nazione, d’ogni tribù, d’ogni lingua e stavano davanti al trono vestiti di bianco, con la palma in mano e cantavano con voce potente: Gloria al nostro Dio(Apoc. 7, 9-10). Il tempo è cessato e l’umanità si rivela agli occhi del profeta di Pathmos. La vita di battaglia e di sofferenza della terra (Giob. 7, 1) un giorno terminerà e l’umanità, per molto tempo smarrita, andrà ad accrescere i cori degli spiriti celesti, indeboliti già dalla rivolta di Satana, e si unirà nella riconoscenza ai redenti dell’Agnello e gli Angeli grideranno con noi:Ringraziamento, onore, potenza, per sempre al nostro Dio!(Apoc. 7, 11-14).

E sarà la fine, come dice l’Apostolo (I Cor. 15, 24), la fine della morte e della sofferenza, la fine della storia e…

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“Unplanned”, vescovi spettatori dell’aborto nel “tempio” dell’Ariston

Venerdì 29 luglio, al Teatro Ariston, sarà proiettata la pellicola basata sulla storia vera di Abby Johnson, l’ex direttrice di una clinica di Planned Parenthood convertitasi alla causa pro vita dopo aver assistito a un aborto. Attesi cinque vescovi, tra cui mons. Suetta, che parla alla Bussola elogiando il valore culturale dell’iniziativa. Tanti i giovani coinvolti.

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L’infanticidio ci fa orrore (ma anche l’aborto uccide)

Un caso immaginario (ma frequente) e un caso di cronaca, entrambi dolorosi, ci spingono a chiederci perché ci si indigna (giustamente) per una madre che uccide sua figlia e si approva invece l’uccisione di un figlio nel grembo materno. Perché non si percepisce il nascituro come persona. Ma di questo passo chi potrà limitare il diritto di vita e di morte?

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